Emiliano De Bianchi, Sport and Fitness Manager
Emiliano De Bianchi, Contatti
Notizia 13/05/2020

SARAH E SANDRO MORELLI






L’INTERVISTA
Rispondono Sarah e Sandro Morelli

Credo in assoluto che non esistano popoli e persone lontane e che la lontananza geografica non renda “stranieri” se non nella lingua. Sono fortemente convinto del fatto che certe esperienze più di alcune, sono qualcosa che sperimentiamo insieme ad altri ma che viviamo in modo individuale ed intimo ma il loro comun denominatore accomuna ed unisce.

Queste sono le occasioni in cui mi rendo conto di quanto sia stato un privilegio fare questo lavoro. Accorgermi che le migliaia e migliaia di chilometri percorsi con la macchina, in treno, in aereo su e giù per l’Italia e in giro per il mondo non sono stati solo motivo di soddisfazione professionale e di crescita lavorativa. Oggi, che tutto è fermo, mi trovo a “tradurre” quel bagaglio smisurato di esperienze in sensazioni, in emozioni. Accorgermi poi che tutto si riduce ancora alla sua essenza, in volti, in persone che ti hanno lasciato qualcosa che oggi ritorna a galla e s’affaccia con energia.

Loro li ho conosciuti grazie al Programma Spinning® quasi venti anni fa. Sono stati tra i Master Instructor che insieme ad altri mi hanno introdotto a livello internazionale in quel fantastico mondo (poveri loro con il mio inglese arruffato e il mio carattere da “Bastian contrario”). La loro professionalità e competenza sono fuori discussione. Hanno esplorato tutti gli ambiti della nostra professione dal tecnico, alla formazione istruttori, al management fino all’organizzazione di eventi sportivi di spessore internazionale.

Sarah è inglese purosangue, Sandro Anglo-Italiano (sarebbe meglio dire Anglo-Abruzzese  ) e questo già la dice lunga… e da qualche anno con loro vive un piccolo Lord…Signore e signori Sarah Coleman e Sandro Morelli.

Dom: Ciao Sarah, ciao Sandro! Come state? Che fate nella City ai tempi del Covid-19?
Risp: Ciao Emiliano. Grazie per averci fatto partecipi di questa intervista.
Considerando le circostanze stiamo bene, per quando riguarda la famiglia. Viviamo
questa fase come tutti gli altri, adattandoci e abituandoci all’allontanamento sociale, le
code davanti ai supermercati, le restrizioni alla libera circolazione e tutte le altre misure
che sono state imposte per combattere questa pandemia. Comunque, la più grande
sfida in questo nuovo e forzato settaggio quotidiano è senza dubbio l' educazione
domiciliare di nostro figlio di sei anni. Come per la maggior parte dei genitori, anche per
noi assumere il ruolo di educatore scolastico rappresenta un territorio inesplorato con
delle prove molto impegnative. Tanto di cappello a tutti gli insegnanti che fanno questo
lavoro ogni giorno. Come imprenditori, è un momento straordinariamente sofferto.
Questa pandemia ci ha sbattuto in faccia una nuova realtà con delle conseguenze devastanti
non solo per la nostra attività, ma per l’intero settore del fitness e dello sport.
Ora più che mai è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare su soluzioni che ci consentano di
rimanere in piedi fino a quando non potremmo rimetterci in cammino. Cercheremo di
utilizzare i provvedimenti statali in sostegno delle imprese e dei loro dipendenti che
sono già stati messi a disposizione e di quelli che verranno attivati in futuro.

Dom: Sarah, prima la Brexit, poi la quarantena, davvero un periodo molto impegnativo… ma dicci la verità… com’è stare chiusa in casa tutto questo tempo con “due” bambini? 
Risp: LOL, beh in realtà è fantastico! Trascorro un pò più tempo del solito con la famiglia. In
effetti, durante il periodo dell’anno, normalmente avrei viaggiato in tutto il mondo
presentandomi a vari eventi del settore fitness o corsi di formazione. Attualmente
lavoro da casa e faccio fronte alla situazione attuale e all’istruzione domiciliare di mio
figlio, ovviamente!

Dom: Sandro, ho visto dai tuoi profili IG e FB che sei un fantastico fotografo (andate a vedere perché vale la pena), so che sei molto legato alle tue origini e che non perdi mai occasione di tornare qui ma come hai vissuto questo momento lontano dai tuoi cari qui in Italia? Come viene raccontata in UK la situazione Italiana?
Risp: La fotografia è sempre stata una delle mie tante passioni. Comunque è sempre rimasta
un hobby più che altro. Infatti, uno dei miei motivi preferiti a proprio l’Abruzzo aquilano
dove ho le mie radici. Fortunatamente, l’incontro di Sarah con l’Abruzzo è stato amore
a prima vista e quindi non c’è bisogno di persuaderla a visitare. Dalla scomparsa di mio
padre alla fine dell’anno scorso, le visite a mia madre erano diventate più frequenti. Ma
poi è successo quel che è successo e la situazione si è resa più difficile. Ritrovarsi con
la perdita della persona più cara nella vita e l’isolamento sociale nell’arco di qualche
mese è stato travolgente per lei. Senza parlare dei suoi problemi di salute. Anche se
siamo distanti, cerchiamo di aiutarla il più possibile. La sento per telefono due volte al
giorno e facciamo regolarmente le video chiamate che le offrono un diversivo
benvenuto durante quali ci facciamo anche qualche risata, ma soprattutto le
permettono di vedere suo nipote. Sottolineo “vedere” perché parlare con un bimbo di
sei anni per più di un minuto si rivelato particolarmente impegnativo, anche per la
nonna.
L’atteggiamento del Regno Unito in quanto a la situazione in Italia, e direi in Europa, è
stato tipicamente britannico — lo chiamerei arroganza disinvolta. Non è un segreto che
l’emergenza è stata affrontata con 2-3 settimane di ritardo, pur conoscendo l’effetto
devastante che aveva avuto in altri paesi europei. Qui sono quasi tutti tacitamente
d’accordo che mettere in scena quel atteggiamento del “facciamo da soli” fu una
decisione politica guidata dalla Brexit, che portò persino ad ignorare gli avvertimenti di
praticamente tutta la comunità scientifica inglese ed estera. Quando poi la realtà non
potevano più essere ignorati, è prevalso il buon senso.

Dom: Sarah, tu hai avuto la fortuna di girare davvero in tutto il globo e sei ovunque riconosciuta come una stimatissima professionista. In base alla tua esperienza, hai idea di come potrà cambiare il “nostro mondo” del fitness?
Risp: L’industria del fitness è ancora un’industria molto giovane e molto flessibile e sensibile
ai cambiamenti e alle tendenze in molti modi. La tecnologia ci sta permettendo di
espandere le nostre offerte a un pubblico più vasto e questo è un grande vantaggio,
soprattutto in questo momento in cui l’attività è una necessità per combattere le
malattie. Penso, tuttavia, che la strada da percorrere sia una combinazione del contatto
umano e il bisogno di avanzare il modo in cui ci connettiamo con il nostro pubblico. Il
fitness è un business emotivo; solleva la nostra salute mentale, il nostro benessere e
nutre le nostre anime. Non si può ignorare la necessità di incontrarsi in un luogo fisico
con altre persone e condividere esperienze. Però credo anche che tutto questo non
può essere semplicemente contenuto dentro le quattro pareti di una palestra o di uno
studio, ma deve avventurarsi all’esterno e connettersi con l’ambiente che ci circonda.
Questo ramo ambientale dell’albero del fitness lo vedo crescere in futuro, parallelamente all’allenamento con la tecnologia e all’allenamento a distanza. Sono tutti rami dello stesso albero della salute.

Dom: Sandro, oltre ad essere uno Spinning® Master Instructor sei anche un Preparatore Fisico e Trainer in diverse discipline sportive. Come si è ri-organizzato il lavoro di tutti i giorni un professionista come te?
Risp: Quando sbarcai in Inghilterra nel 2004 ero pronto a impostare la mia attività
professionale completamente nel campo del fitness e dello sport, che fino ad all’ora
erano rimaste attività complementari al mio lavoro giornaliero nell’ambito del marketing
e della comunicazione. Dopo alcune difficoltà iniziali riuscì a creare delle collaborazioni
con varie aziende attive nel settore del fitness e allo stesso tempo continuai a gestire i
miei clienti privati. Poi nel 2015 ci fu un enorme cambiamento. Assumemmo la
gestione delle formazioni per il programma Spinning® in Inghilterra e in Irlanda. Da li in
poi sono nate nuove relazioni con diversi produttori e i loro prodotti che ci hanno
permesso di espandere il nostro campo di attività. Tutto ciò accadde in rapida
successione. Così, per non essere travolti da questa nuova sfida, decisi di
abbandonare praticamente tutte le mie altre attività che coinvolgevano i miei clienti
privati, e fino ad un certo punto anche quelle che mi vedevano come tutor e docente.
Insomma, negl’ultimi cinque anni ci siamo dovuti reinventare e adattare in
continuazione, anche in termini di certi effetti collaterali come l’incremento di grattacapi
che aumentano il livello di stress. E come se non bastasse, ecco qua che ci ritroviamo
immersi in questa pandemia — giusto per non farci rilassare troppo.

Dom: Sarah, lo Spinning® è gruppo, musica, tecnica, grande coinvolgimento emozionale e tanto altro ancora. Cosa è cambiato oggi? Come vedi le prospettive di questa splendida attività? Che ne pensi delle on-line training session?
Risp: Lo Spinning® è stato l’inizio di qualcosa di molto più grande che è stata un’innovazione
del suo tempo ed è esploso negli ultimi 25 anni. Oggi lo Spinning® offre modi più
tecnologici per formare e prendere parte alle lezioni. In quest’ultimo anno lo Spinning®
ha fatto più passi avanti che nei 5 anni precedenti e ora offre un’app di formazione,
Spinning® Connect, nonché un abbonamento di lezioni online con il suo Spinning®
Digital. Tutto questo ha lo scopo di avvicinare il consumatore nel mondo dello
Spinning® e offrire loro una scelta con più sicurezza se decidono di allenarsi a casa.
Anche i corsi di formazione online e l’istruzione continueranno ad evolversi durante
quest’anno e fino al 2021 e forniranno più contenuti, più opportunità e elimineranno le
barriere di costo o residenza. Comunque nulla è paragonabile a una classe con 20
persone, o un evento in un’arena con 100 e più persone, tutte pedalando insieme con
un senso di gioia e scopo. L’energia è elettrica. Penso che lo studio non morirà mai,
ma che crescerà, man mano che sempre più persone si alleneranno sia a casa che
nelle loro palestre comunitarie. La “community” è la chiave che sblocca il successo
dello Spinning®.

Dom: Lo chiedo sempre a tutti ma per voi la domanda vale doppio. Risponde prima Sarah e poi Sandro. Quali sono le vostre tre “keyword” per il successo?
Risp: Sarah: Le mie tre parole chiave sono PASSIONE, PAZIENZA e TENACIA.
Sandro: Senza fare una classifica, comincerei con IMPEGNO. Oggigiorno siamo bombardati
all’infinito con citazioni sulla motivazione. Caricarsi è facile, dopodiché però ci vuole un
impegno instancabile e fare quello che in inglese si chiama “walk the talk”, cioè fare
seguire i fatti alle parole (letteralmente “camminare il discorso”).
Poi FLESSIBILITÀ. L’autocompiacimento è sempre un gioco pericoloso. Viviamo in
tempi veloci, e la volontà di cambiare a di adattarsi e vitale.
Infine PAZIENZA. La destinazione desiderata è una direzione e non un percorso dritto.
Deviazioni e distrazioni sono compagni di viaggio persistenti che rendono il cammino
arduo e lungo. Ma questo fa parte delle regole del gioco.

Dom: Chi di voi ci vuole parlare di Athleticum? Cos’è e come nasce questo progetto?
Risp: Sarah: Athleticum® è il nome commerciale della nostra azienda Morelli Enterprises Ltd.
La nostra attività nacque dalla necessità di evolverci personalmente e professionalmente.
Avevamo appena avuto nostro figlio e volevamo trovare una vita più bilanciata. Per
arrivare a questo obbiettivo dovevamo liberarci dalle limitazioni imposte dal mondo
delle corporazioni. Volevamo allargare le ali e provare cose diverse, esplorare idee,
cogliere opportunità più prontamente. Ma la nostra visione di fondo sarebbe stata
quella di costruire comunità in qualunque delle nostre attività, che fosse Spinning®,
Gun-ex®, AntiGravity® o Battistrada®. Siamo cresciuti di anno in anno e abbiamo
avuto successo in molti modi. Il lavoro e le sfide inaspettate non ci sono mai mancate e
sono sicuro che continueranno a tenerci in guarda, come ora, durante la pandemia di
Covid-19. Ma miriamo a rimanere positivi e dare nuova vita in nuovi modi ad
Athleticum® nei prossimi 12 mesi. Vediamo cosa porterà il futuro!

Dom: L’ultima cosa, dove vi possiamo seguire on-line e magari confrontarci con voi? Lasciateci qualche riferimento.
Risp: Siamo presenti su Instagram @athleticumfit e su Facebook @athleticfumfitness.
Inoltre ci sono i nostri siti www.athleticum.co.uk e www.battistrada.cc.

Che dire ragazzi, grazie di tutto cuore per l’esperienza che avete condiviso con noi e che spero davvero di rivedervi presto qui in Italia.
Non mi rimane che salutarvi, ringraziarvi a nome di tutti per questa intervista ed augurarvi buona fortuna per tutto quello che farete.

Un abbraccio dall’Italia.



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