Emiliano De Bianchi, Sport and Fitness Manager
Emiliano De Bianchi, Contatti
Notizia 02/05/2025

LE COSE DIFFICILI DELLA SEMPLICITA'





Come manager, ho avuto la fortuna - e a volte la sfida - di osservare da vicino l'evoluzione del nostro settore. Un settore vibrante, in costante fermento, ma a volte, diciamocelo chiaramente, un po' troppo incline alla spettacolarizzazione. Nella frenetica corsa per distinguersi, per attrarre nuovi iscritti e fidelizzare quelli esistenti, cadiamo spesso nella trappola di inseguire l'ultima tendenza, l'attrezzatura più futuristica, il servizio più 'instagrammabile'. Ma è davvero questa la chiave del successo? È questo ciò che fa la vera differenza per l'utente finale?
La mia esperienza mi porta a riflettere su un concetto apparentemente ovvio, ma spesso trascurato: la difficoltà della semplicità.
Per noi manager e gestori, la tentazione è forte. Il mercato ci spinge a investire in novità, a creare 'unicità' che possano fare notizia, che possano essere il fiore all'occhiello della nostra offerta. Corsi di gruppo esotici, macchinari che sembrano navicelle spaziali, app e piattaforme digitali sempre più complesse, ed ora anche la AI. Certo, l'innovazione è importante, ma quando diventa fine a sé stessa, quando la 'vendibilità' prende il sopravvento sulla 'fruibilità', rischiamo di allontanarci dal cuore del nostro business: aiutare le persone a stare meglio (è sempre quello vero?).
Quante volte ci siamo chiesti se i nostri servizi siano realmente accessibili a tutti? Non parlo solo di costo, ma di comprensione, di facilità d'uso, di un ambiente accogliente che non intimorisca chi è alle prime armi o chi cerca semplicemente un modo efficace e concreto per migliorare la propria salute. Abbassare i costi è una leva, certo, ma la vera sfida è rendere i servizi esistenti intrinsecamente più facili da integrare nella vita quotidiana delle persone. Un orario flessibile, classi con diversi livelli di intensità, spazi ben organizzati e intuitivi, personale disponibile e preparato a guidare anche i meno esperti: sono questi gli elementi che creano valore reale e duraturo.
Lo stesso discorso vale per i nostri trainer. Nell'era dei social media, la vetrina virtuale spesso spinge a mostrare l'esercizio più acrobatico, la performance più estrema. È un modo per catturare l'attenzione, per costruire un'immagine di competenza e preparazione. Ma qual è il messaggio che arriva all'utente medio? Spesso, si crea un divario, un senso di inadeguatezza. 'Non sarò mai in grado di fare una cosa del genere', pensa chi ci guarda. E così, la semplicità e l'efficacia di un movimento fondamentale eseguito correttamente, di una progressione logica e personalizzata, passano in secondo piano.
Il vero valore di un trainer non risiede nella complessità degli esercizi che propone, ma nella sua capacità di comprendere le esigenze individuali, di tracciare un percorso chiaro e sostenibile verso il benessere, di motivare e di educare. Un consiglio, valido sia per i gestori che per i trainer: proponiamo ciò che davvero serve, non ciò che ci piace o ciò che pensiamo possa impressionare di più. Concentriamoci sui bisogni reali delle persone, sulle loro limitazioni, sui loro obiettivi concreti.
Ma c'è un aspetto ancora più ampio che vorrei sottolineare. I centri fitness non sono solo luoghi dove si suda e si tonificano i muscoli. Abbiamo una responsabilità sociale importante: quella di essere promotori di un corretto stile di vita. E questo va oltre l'offerta dei nostri servizi interni.
Dobbiamo uscire dalle nostre sale pesi, dalle nostre classi, e fare divulgazione. Organizzare eventi aperti al pubblico, workshop informativi sulla nutrizione, sul sonno, sulla gestione dello stress, sull'importanza dell'attività fisica per la prevenzione di diverse patologie. Offrire una visione più olistica del fitness, che integri corpo e mente, movimento e benessere generale. Collaborare con professionisti della salute, creare sinergie con la comunità locale.
Immaginate un centro fitness che non si limiti a vendere abbonamenti, ma che diventi un punto di riferimento per la salute e il benessere del quartiere. Un luogo dove le persone si sentono accolte, informate, motivate a prendersi cura di sé a 360 gradi. Questo non solo rafforzerebbe la nostra immagine e la nostra credibilità, ma contribuirebbe concretamente a migliorare la qualità della vita delle persone.
In conclusione, in un mondo che ci spinge costantemente verso la complessità, la vera sfida per noi gestori e trainer è riscoprire il valore della semplicità. Rendere i nostri servizi accessibili, comprensibili e integrabili nella vita di tutti i giorni. Concentrarci sui bisogni reali delle persone, offrendo competenze e percorsi personalizzati. E, soprattutto, assumerci il ruolo di educatori e promotori di un benessere a tutto tondo. Perché, in fondo, le persone hanno bisogno di cose semplici alle quali poter accedere con tranquillità.



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